tag:blogger.com,1999:blog-88720474041339066052024-02-07T21:26:18.655+01:00Strawberry RunStrawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.comBlogger35125tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-91004515497030630442013-01-01T22:31:00.002+01:002013-01-01T22:31:15.916+01:00L'Attesa sarà premiata<br />
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
È nuovamente passato molto tempo dall'ultima volta che ho scritto, purtroppo. La mancata maratona di New York ha lasciato molti strascichi che necessitavano e, nuovamente purtroppo, necessitano tutt'ora di essere curati, coccolati, ponderati prima di lanciarsi in nuove avventure! Il ginocchio sinistro fatica a guarire. Da una parte la costanza delle terapie Tecar non è stata sempre garantita, dall'altra, però, speravo che l'effetto benefico del riposo fosse più efficace. Stanca di vedere le persone che corrono nonostante il freddo e per le quali provo sempre molto rispetto, in queste vacanze ho trovato un nuovo centro terapico ed ho messo il veto per costanza e intensità il tutto da focalizzare per la ripresa dell'attività.....non ce la faccio proprio più sia fisicamente, sia mentalmente.</div>
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La corsa insegna che solo la costanza, la tenacia, la determinazione possono portare al raggiungimento degli obiettivi. La corsa però insegna anche che la mente deve essere sgombra per prendere le decisioni, che il corpo è una macchina molto delicato e la corsa stessa è lo strumento per tenere la mente sgombra, ossigenata e il corpo in equilibrio. Tolta la corsa, mancato l'obiettivo finale....non credo sia difficile capire lo stato d'animo di questo periodo. </div>
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Archiviato il 2012, però, il bilancio di ciò che è passato ed i buoni propositi e le idee per il nuovo anno sono a dir poco doverosi...anche solo per un bieco tentativo di mettere in ordine le idee.</div>
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A dire la verità, non so cosa mi riserverà il 2013. Il desiderio di prepararsi nuovamente per il fatidico appuntamento di <a href="x-apple-data-detectors://0" x-apple-data-detectors-result="0" x-apple-data-detectors-type="calendar-event" x-apple-data-detectors="true">domenica 3 novembre 2013</a> c'è ed è forte. La consapevolezza di doversi preparare in modo mio più accurato e costante c'è ed è stato affidato ad un ragazzo che si presta da personal trainer. Le gambe...sono sicura che possono tornare quelle che erano, anzi meglio...quindi... Sembrerebbe facile....ma facile non lo è affatto. È un problema d'ordine delle priorità, priorità che non sono semplici da esplicitare e decretare, ansie, paure che non sono sempre facili da domare, desideri leciti ma magari con tempistiche razionalmente errate....insomma situazioni per le quali credo che la migliore scelta sia quella di ricominciare a correre....il resto verrà da se! </div>
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<i>Ogni tanto è bene voltarsi a guardare quanta strada hai percorso, ma è ancora meglio guardare avanti , verso altre montagne da scalare ed altri panorami mozzafiato. Continua a scalare, non arrenderti!</i></div>
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Io avvio il conto alla rovescia, tenendo ben presente la partenza e l'arrivo e tutto si farà giorno dopo giorno!</div>
Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-1446593552829484562012-11-10T00:58:00.002+01:002012-11-10T00:58:48.953+01:00Il ritorno alla realtà Sono passati 5 giorni ed anche l'impatto del rientro alla realtà quotidiana ha avuto luogo. Finché si era a NY si era come storditi, frastornati da una miriade di stimoli visivi e sensoriali. Ogni tanto il pensiero andava alla gara mancata di domenica, il viso si faceva triste e ci si cercava per confermare che fosse tutto vero e che forse, in futuro, si avrebbe avuto un'altra chance. Certo! E con un sorriso ci si tirava su l'un con l'altro. È una fortuna avere qualcuno che la vive con te con cui confrontarsi. La gente che non corre non può capire. Ed anche oggi, mi rendevo conto di parlare e di pensare una cosa forte, ma di non poter la dire perché, forse, agli occhi degli altri sarebbe suonata eccessiva. Ebbene, chi la concepisce come un passaggio per qualcosa di diverso nella vita, chi l'ha già provata e non può fare a meno delle emozioni che regala, chi non aspettava altro che provarla per sfidare se stesso, chi pensava di fare il personale, chi corre solo per gioia...è tornato a casa quasi incompiuto. Manca un pezzo. Inevitabilmente sente mancare un pezzo importante che avrebbe reso l'esperienza unica, la sua esperienza! Un'esperienza diversa da quella del turista nel quale si è dovuto improvvisare di ripiego. Ritengo di essere stata tra le persone più fortunate che in un periodo simile ha potuto anche solo organizzarla e partire. Certamente sono più fortunata di quelle persone che hanno perso la vita, la casa o qualsiasi cosa Sandy abbia potuto portare via. Ma per attimi ci si ritrova a sperare che non sia stato vero, che il fatidico giorno debba ancora arrivare e che il fatidico giorno sia proprio dietro l'angolo! Lo so, questi pensieri sono anche indotti dal mio stato di blocco forzato. Devo mettere a posto questo maledetto ginocchio, perché mi manca correre!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-62404133776313048692012-11-05T15:48:00.001+01:002012-11-05T15:48:11.958+01:00La trasferta più amara<br />
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Venerdì 2 novembre</div>
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L'entusiasmo è elevato. La mattina presto siamo usciti per fare il checkpoint al mio ginocchio, giusto 3 km (hotel - palazzo ONU e ritorno). Il ginocchio scricchiola, da segni di vita, ma la ginocchiera fa il suo dovere e riesco a correre. Non ci resta che scegliere la strategia da adottare. Da qualche giorno con Nik avevamo abbandonato l'idea di correrà tutta consapevoli che il mio ginocchio non avrebbe retto l'intera durata a meno di danni forse ben più gravi. Abbiamo chiacchierato e discusso il da farsi tutto il giorni, esaltati però dall'idea di riuscire a tagliare il traguardo, ancora insieme, ancora mano nella mano. Non sarebbe stata esattamente quello che volevamo, ma sarebbe stato comunque un grande risultato per noi. E poi il black out. Saliamo sul taxi diretti a Rockfeller center. Nik controlla sul monitor integrativo le previsioni meteo per domenica. Sole terso. Perfetto! Poi, istintivamente, va alla pagina delle news e li la scoperta. Maratona annullata. Increduli chiediamo conferma all'autista che ci conferma l'esito inequivocabile delle mille polemiche. Mi rendo conto che dire di essere stati sotto shock può essere tanto ma è così. Se lo stato di shock ti porta a pensare continuamente a quanto si è perso senza distogliere il pensiero e niente può distrarti, se le persone che ti circondano parlano ma niente per te ha valore in quel momento....allora è stato uno shock!!</div>
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Certo, chi ha perso la vita a causa dell'uragano, chi non ha più una casa, chi è rimasto senza luce, gas, acqua per tutto questo tempo sta sicuramente peggio. Certo, siamo sempre a NY e abbiamo il privilegio di visitarla. Ma non eravamo qui per questo. Noi questo obiettivo lo abbiamo cullato, sognato, sudato ogni singolo km. Abbiamo assaporato la partenza, il calore delle persone e l'arrivo, comunque, trionfante per aver fatto qualcosa di nuovo, inatteso nella nostra vita. Certo, ogni anno ci sono altre maratone, ma noi avevamo scelto questa. Solo chi corre, solo chi suda ogni km può capire come ci si sente. Tutti ci hanno detto:"eh, dai, godetevi la vacanza almeno!" Ma noi non eravamo qui in vacanza. La vacanza era il premio per qualcosa di più bello!</div>
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Sabato 3 novembre</div>
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Central park e' allestito a festa, ma ci sono già gli addetti che smontano coscienziosamente l'onta del disonore. Il parco si anima di corridori. Tutti commentano con amarezza le modalità con cui la cosa è stata gestita. C'è chi parla di sondaggi in Ohio, chi del governatore....ma sono tutti li solo per correre! Fa male vedere i cartelli Marathon ruote mentre seguiamo Orlando Pizzolato nel percorso che conduce verso il finish è qui fa ancora più male correre tra le bandiere di tutti i paesi del mondo ed immaginare che quello sarebbe stato il finale degno di una grande esperienza! La giornata riprende i suoi ritmi anche se i discorsi sono un po' monotoni. Ovunque si vada per la città c'è qualcuno che ne parla. Giriamo a zonzo. La realtà dei fatti è che ancora una volta non si possono fare troppi programmi, affidando si solo alle proprie volontà. Ci sono circostanze che non sono completamente governabili. That's life. Il timore di rimanere amareggiati e spersi come nel 2008 esiste, è inutile negarlo. Per entrambi era un passaggio per qualcos'altro, un punto nella to do list, non da eliminare e non provare più, questo no, ma sicuramente quello che in gergo viene detto il battesimo. Ora è tutto un po' una nebulosa. Si guarda in su e ci si affida a Chi ha la vista lunga. </div>
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<br /></div>
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Domenica 4 novembre</div>
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Le istruzioni sono: incontro al Columbus circle con maglietta e banda a lutto alle ore 9 per corsa di 20 km. Alle ore 9, all'ingresso di central park ci sono più o meno tutti i 47.000 iscritti....chi più chi meno....è un vero meltin'pot, uno spettacolo! Il percorso si snoda sul tracciato più periferico del parco, circa 10 km, che chi vuole può fare simbolicamente 4 volte per completare la propria maratona. Quello che si respira e' lo spirito vero della maratona, della corsa. Non c'era nessun affronto verso i morti. Ci sarebbe stato gran rispetto, solidarietà e una forte iniezione di positivismo. I newyorkesi tanto avversi si sono attrezzati alla bene meglio per offrire acqua, cioccolato e caramelle lungo il percorso....è stato magnifico!! C'era anche ci intonava canti denigratori verso il sindaco, in modo ritmato secondo il passo della corsa. </div>
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<h4>
<span style="font-weight: normal;">Non so quale sarà il prossimo obiettivo, non so quale sarà l'ordine degli obiettivi di casa, forse, però, comincerò con la cura definitiva al ginocchio sinistro. Così posso tornare a godermi appieno le mie uscite, senza storpiare la gamba e senza frenare le lacrime ad ogni passo. Poi vedremo...magari questa data non era tanto congeniale, mentre <a href="x-apple-data-detectors://3" x-apple-data-detectors-result="3" x-apple-data-detectors-type="calendar-event" x-apple-data-detectors="true">3/11/2013</a> suona meglio...è anche quasi un palindromo!</span></h4>
Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-46467744740975118602012-11-02T16:03:00.002+01:002012-11-02T16:03:14.771+01:00Giro di ricognizioneSiamo nella Grande Mela!!!! Ieri e' stato un giorno emozionantissimo. Rientrare a New York city, girovagare per la città con il naso rivolto all'in su per vedere la cima dei grattacieli, le mille luci di time squadre, ma soprattutto il ritiro del pettorale. Gli americani ci sanno fare e la cerimoniosità con cui ti invitano ad entrare, ti consegnano il pettorale e ti augurano Good Luck, nave a nice Run! è fenomenale, da pelle d'oca! Contenti, ma stravolti dal lungo viaggio, ci siamo addormentati velocemente. Stamattina, corretta di prova con ginocchiera. Breve per presevare lo stato di grazia. La paura c'era sia di sentire dolore sia di veder svanire in un lampo i benefici riscontrati negli ultimi giorni. Esito positivissimo. Il ginocchio vorrebbe muoversi, la ginocchiera tiene ed insieme mi fanno nuovamente correre!!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-83677336812332565032012-11-02T15:53:00.002+01:002012-11-02T15:53:29.324+01:00La prima partenza ed il primo arrivo<br />
Gli ultimi giorni sono volati via divisi tra l'inesauribile speranza che il ginocchio non facesse più male e l'ansia di vedere sopraggiungere una calamità naturale, l'uragano Sandy, che minacciava tutto di nuovo.<br />
Il ginocchio è stato coccolato a regola d'arte e la Tecar terapia ha fatto in 3 sedute da 30 minuti, quello che un'intera scatola di antinfiammatori non ha minimamente pensato di poter fare. Mercoledì sera mi era quasi sparita la paura e volevo cedere alla gioia di uscire a sgranchirmi le gambe! Non l'ho fatto, sono stata brava!. L'obiettivo è grosso e richiede esclusività. Il dopo sarà tutta un'altra storia. L'uragano è arrivato viaggiando a 30 km orari, lento...ma così ha avuto più tempo per pensare ai danni da fare. Dopo il suo passaggio, le foto che circolavano sono state incredibili, da lasciare di stucco e insinuare il dubbio di dover ammettere che la natura ha un suo corso che non si può cambiare. Io è Nik abbiamo deciso di non farci prendere dal panico e con il sorriso ci siamo detti:"sarà un'avventura fino in fondo, di nuovo!" Abbiamo tenuto monitorata la situazione e abbiamo fatto le cose con ordine. Solo ieri sera difronte alle valigie vuote da riempire si percepiva un po' di onesta elettricità: riusciremo ad arrivare? Riusciremo a correre con il tuo ginocchio? Riusciremo a correre dopo 10 gg di forzato riposo? Mi sorprendo ad avere fiducia nel divertimento che la corsa ti fa provare, nell'adrenalina di una nuova avventura e nell'incoscienza di star toccando l'obiettivo tanto atteso e pensato.<br />In questi giorni Nik mi ha regalato un libro per il viaggio in aereo, ma non ho resistito e l'ho letteralmente divorato in un paio di giorni. Due piccoli passi sulla sabbia non è un libriccino da niente, una storia come le altre. Dovrebbero metterlo tra manuali di vita. Quei libri che tieni sul comodino per razionalizzare le tue giornate e rivedere le tue incertezze, le tue paure. Un inno alla vita. Un inno alla vita anche quando non è più vita. Mi rendo conto che mi ha aiutato a non abbattermi per i 2 eventi avversi e per assaporare il mio "mai dire mai" . Oggi, io è Nik abbiamo fatto il check in nello stesso aeroporto da dove 4 anni fa siamo partiti per il viaggio di nozze. Sedentari, almeno in parte, ingenui anche se curiosi allora, in partenza per una maratona, la prima di una possibile lunga serie, sempre curiosi , forse di più, oggi. Adoro questa ritrovata voglia di fare, questo entusiasmo verso le cose che non si conoscono, ma che il sogno avvicina e la tenacia realizza.<br /> Quando mi sono fatta male ho capito che il significato di una cosa del genere non è immediato a tutti, non è scontato. Per la maggior parte rimane una pazzia, una corsa come una campestre da liceo: se c'è la fai bene, se no, torni a casa. Mi sono resa conto che se cominci a correre e ti piace tanto, non puoi fare a meno di parlarne perché quello che ne trai è talmente benefico che non riesci a trattenerti. Lo devi condividere. Mi sono resa conto che il valore che ognuno dà alla sua corsa è diverso, come ogni cosa nel mondo, anche se questa mattina in aeroporto c'era comunque qualcosa di forte che accomunava le persone in attesa, così come le diverse persone su questo aereo. È normale certo, ma pur sempre affascinante.<br />
Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-64421609420975979512012-10-28T17:13:00.004+01:002012-10-28T17:13:36.736+01:00L'attesa e la pazienzaQualcuno potrebbe dirmi: "Ma come, dopo un anno di allenamenti non hai ancora capito che c'è un momento per ogni cosa? " Sono testarda, forse. Il verdetto della risonanza e' stato chiaro: strutturalmente non ci sono danni, ma il ginocchio presenta un riversamento di liquidi che seppur esiguo ha causato l'infiammazione. Il dottore e' stato realista: "con voi bisogna procedere per obiettivi. Tanto, se le dico che non la può fare, con questa risonanza, la fa lo stesso. Tanto vale dalle dei consigli per non soffrire. Poi mi appello al suo buon senso." Sto cercando di fare la brava. Mi metto il ghiaccio anche se ciò comporta che io debba stare ferma in un posto per più di 5/10 minuti. Mi sto spalmando la crema, anche se finora non avevo mai conosciuto una crema così restia all'assorbimento cutaneo. Mi faccio gli impacchi di argilla....insomma faccio di tutto, ma non riesco, non è nella mia indole stare completamente a riposo. Tutto si impalla! Io sono una macchina da movimento, devo andare, fare, brigare! Se mi fermò, scalpito. Cominciò ad essere insofferente, vedo le cose da fare che non ho fatto, mi sento gonfia, mi provo vestiti, mi agito, mi innervosisco ancora di più..."Mi appello al suo buon senso..." E' questa, forse, l'unica parte che mi responsabilizza un po' che mi ricorda che il ginocchio duole quando lo piego bruscamente, quando faccio le scale....Non so, dopo una scatola di antinfiammatori, il dolore si è attenuato, ma non è sparito. Sinceramente non so cosa farò e come la faro'. Nutro speranze che quel giorno non mi faccia male, nutro speranze che in questa settimana il dolore scompaia così come mi è venuto. Se penso ai chilometri che ho fatto e la prospettiva di camminarla...mi vengono le lacrime agli occhi! Non voglio compiangermi, assolutamente! Ma credo che anche questo faccia parte della mia storia e di questa storia: mai dire mai, tutto quello che desideri non è facile da raggiungere e si raggiunge non senza imprevisti da superare. Tutto questo e' niente in confronto ad altre situazioni. Devo aver fiducia e stare serena!<br />
Questa mattina, mentre facevamo la spunta dei documenti di viaggio e delle comunicazioni di Terramia, ci siamo resi conto che siamo un po' agitati, ancora increduli di essere così prossimi ad un'esperienza del genere. Sarà qualcosa che non dimenticheremo mai è che resterà impressa nelle nostre menti e come dice Nik: qualcosa di speciale all'interno della nostra squadra!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-17822758450837807412012-10-25T07:26:00.001+02:002012-10-25T07:26:07.229+02:00Il giorno del verdettoLo ammetto: non ho passato una bella nottata. Il ginocchio punzecchiava qnd prendevo posizioni che non gli aggradavano ricordando i il motivo del mio nervosismo. Mancano 9 gg e fino a ieri sera ero abbastanza tranquilla anche se mi chiedo continuamente: cosa possa essere successo e come posso uscirne. Tutti mi dicono:"dai, al massimo cammini." Sapevo fin dall'inizio di non avere un tempo da keniota, ma mi sono allenata per correrà e ho fatto fatica, una bella fatica, ma pur sempre fatica....ieri sera singhiozzavo. Corro a fare l'esame con il cuore in gola. La speranza e' l'ultima a morire....magari e' un'infiammazione passeggera....Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-36311362323835533492012-10-23T07:48:00.002+02:002012-10-23T07:48:22.026+02:00Un giorno DownIeri mattina, terrore, non riuscivo a piegare il ginocchio per camminare, le scale erano un dramma e le discesi e ancora peggio. In giornata e' migliorato, ma rimane la non fiducia per un arto infido e infingardo! Il medico ieri sera e' stato cristallino: "mi riservo di dirle il no definitivo solo dopo la risonanza magnetica" il dubbio e' quello di una lacerazione laterale del menisco sinistro anche se esiste l'ipotesi di un' infiammazione del cuscinetto tra tibia e ginocchio. Fingers crossed until Thursday! Stamattina va meglio, mi fa male a fare le scale, comunque, ma non punge impietoso ad ogni passo. Merito degli antinfiammatori credo. Intanto sono a riposo assoluto! Uff, devo penare fino all'ultimo! Pensare che domenica andavo così bene e ieri i muscoli non li ho neanche sentiti! Le lacrime sono venute e anche copiose. La genere non immagina cosa significa immaginare, sognare e lottare per una cosa con tale sforzo fisico per un anno e mezzo e cosa questo significhi per me! Mi rialzo e non finisce qui tra e me è la corsa!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-30566765322227470832012-10-21T22:59:00.002+02:002012-10-21T22:59:28.087+02:00Il Dado e' Tratto<br />
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
Il dado tatto, la risposta alla mia ultima domanda è stata: "Assolutamente si, un lunghissimo va provato, bisogna andare oltre i 30 km almeno una volta,"</div>
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Obiettivo fissato: giro del lago di Varese completo più aggiunta di chilometri mancanti.</div>
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Il mio corpo settimana scorsa si è messo di traverso e non c'è stato verso di far passare un mal di testa atroce!! Obiettivo rimandato a questa settimana. Scelta azzeccata da più punti di vista visto che l'aria era decisamente più calda, il corpo si era ben riposato grazie alla melatonina e ai ritmi un po' più blandi. L'unico neo a questa scelta era la troppo vicinanza alla partenza, ebbene si, non ci posso credere ancora io, ma mancano pochissimi giorni!!!</div>
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La partenza è stata molto bella, mi sentivo bene oggi, avevo le gambe, la forza e non era una gara quindi mi mancava, nell'eccezione positiva del termine, l'ansia da gara, l'ansia di dire non devo arrivare ultima. La mente aveva un'attitudine positiva, è stata una settimana in cui ho preso consapevolezza del fatto che non sopporto le persone che si piangono addosso, che si abbandonano alla prima difficoltà perdendo lucidità e non cercando la soluzione al problema fino all'ultimo spasmo! Dire che non sopporto, forse è un po' troppo, ma mi batto perché capiscano che il tempo della commiserazione è tempo perso, tempo che non torna più, occasioni che vengono sprecate senza neanche rendersene conto! Sto leggendo tanto per capire cosa fare del mio tempo, delle mie passioni, per cercare di completare il totale "restauro" dell'autostima e del positivismo, la corsa ha fatto un lavoro grandissimo facendomi vedere che l'applicazione (forse! poi vi spiego) fa raggiungere i sogni ed i sogni aiutano ad assaporare completamente la vita, che non posso cedere ora, non posso lasciare che persone care si abbandonino facilmente al mai, cullandosi, male, nella stretta quotidianità.</div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
Tutto questo è stata la mia forza e anche ai primi accenni di dolore al ginocchio sinistro, in teoria quello sano, continua o a dirgli: "ti prego, non ora, dammi altri quindici giorni e poi ti curò meglio dell'altro!" Durante le gare dell'ultimo periodo, funzionava sempre, il dolore spariva e tutto rientrava nella normalità. Oggi niente, il mio ginocchio si è messo di traverso, non c'è stato verso di farlo rientrare nei ranghi. Al 25 km, lo devo ammettere, mi sono messa a camminare perché la paura di fare qualche danno ulteriore continuando a corretti sopra era troppa. Al contrario di quello che ho appena detto, ammetto di aver pianto, di tremare ancora adesso alla sola idea che questo dolore non passi. Il resto del pomeriggio è stato passato sul divano con il ghiaccio. Meccanicamente, ovvero alle ossa non credo che sia successo niente: il ginocchio sopporta il peso, si piega e si muove, ma una volta presa una posizione, spostarlo in un'altra, può essere un dramma. </div>
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La partenza è talmente vicina che aveva già intenzione di raccontare la tensione di questi ultimi giorni quotidianamente, ma ora questo imprevisto, può rendere il tutto ancora più curioso!! Ogni consiglio, cura e' ben accetto!</div>
Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-62814213193831726702012-10-12T23:58:00.001+02:002012-10-12T23:58:33.157+02:00Run Like a Deejay<span style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">Ok, lo ammetto....il mio obiettivo era la maglietta e la corsa che ho fatto domenica scorsa l'ho fatta principalmente per questo! A mio avviso ho fatto bene, perché è stata sicuramente una bella occasione per la città, per uscire di casa e correre, camminare, ma forse non si aspettavano così tanta gente. Le strade non erano completamente chiuse al traffico per cui la fiumana di corridori non si è mai diramata abbastanza per fare una corsa di qualità. L'attenzione è sempre stata alta per </span><span style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">non farsi male e non far male a nessuno. </span><br />
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
Questa volta ho corso senza musica per non abituarmi troppo al booster. Maglietta presa, nessun autografo, troppa gente, poco divertimento e poca soddisfazione!</div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
Al contrario in settimana sono scesa al lago per sgranchirmi le gambe ed è stata un'uscita piena di sorprese. Breve premessa: ritengo di essere una persona che corre piano, riesce a finire le distanze che si prefigge, ma di certo, se alla fine confronto i tempi delle persone che sono arrivate prima di me, è indubbio che io sia lenta. In realtà poi, c'è anche una parte più realistica di me che cerca attenuanti nel numero di allenamenti, nel lasso di tempo da cui mi alleno oppure, ultimamente, mi ricorda che il mio lavoro è un altro e che questo deve essere prima di tutto un'attività che mi diverte. Ma come in tutte le cose, mi cresce l'ansia di non essere l'ultima, di non deludere nessuna, tantomeno me stessa! Arrivo al dunque...sono andata a correre con due colleghi che hanno appena ricominciato, siamo partiti insieme e io stavo andando veramente piano, ma uno dei due cercava di rallentare ancora e mi ha incitato ad andare perché per loro così era già troppo, ho infilato le cuffie e sono partita. Lo so è puro orgoglio, ma sentire le gambe sfilare senza problemi p, sentire le prime foglie che scricchiolavano sotto i piedi, guardare il paesaggio silente del lago in piena fase preparativa per l'inverno e sentire che andavo e andavo bene, mi ha rimesso al mondo e mi ha fatto riconoscere che poi così lenta forse non lo sono. Certo, uno che va a 3,10 anche 4 o 4,30 in confronto resta sempre un motorino, ma io sono contenta dei miei progressi!</div>
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Oggi, invece, ho dato prova per l'ennesima volta di non saper dosare le forze. L'uscita di oggi era solo per la coscienza, lo ammetto (sembra un post confessionale), non volevo rovinare gli allenamenti di domani ed il lungo di domenica. Sono tornata al parco di Castellanza ed ho avuto un flash...non ci tornavo da 4 anni, dal giorno del matrimonio dove siamo andati li per il servizio fotografico, che colpo!! Spinta, forse, da questa emozione, oppure dai Maroon 5 ho spinto tantissimo i primi 3 km per poi riassettare i sulla mia solita velocità da crociera per il resto! Uff, devo trovare il modo di diventare prudente!</div>
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Finisco con un quesito...mancano poche settimane, non credo di aver tempo a provare la distanza completa...meglio fare con costanza, ogni weekend una ventina/25 km oppure provare almeno un lunghissimo da 35/36 km?</div>
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<br /></div>
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Inutile dire che l'adrenalina e l'entusiasmo cominciano a farsi sentire e che ancora non mi sembra vero. Ogni volta che ricevo la newsletter con informazioni e i consigli mi penso matta, incredula ancora, ma indubbiamente molto più serena e soddisfatta di me di quando tutto questo è cominciato. Ottimo curativo per la stima in se stessi e le proprie capacità!</div>
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<br /></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-JM7JXTXzzkY/UHfEMMXN6AI/AAAAAAAAALA/VDPwPWa9TR4/s1600/3A126418-C99F-4661-81E3-EE51310D3A8A.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-JM7JXTXzzkY/UHfEMMXN6AI/AAAAAAAAALA/VDPwPWa9TR4/s1600/3A126418-C99F-4661-81E3-EE51310D3A8A.JPG" /></a></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-uBcj4jEaxIk/UHfEMNFsPHI/AAAAAAAAALA/Ezay8skFmig/s1600/4FE3A588-68FA-4076-B1FE-830B93C926E4.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-uBcj4jEaxIk/UHfEMNFsPHI/AAAAAAAAALA/Ezay8skFmig/s1600/4FE3A588-68FA-4076-B1FE-830B93C926E4.JPG" /></a></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-VGVwZw9FGzs/UHfEMAhB0XI/AAAAAAAAALA/dKuvMKUSXJk/s1600/BE6FF93C-F021-40A7-B49E-524B04B842A9.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-VGVwZw9FGzs/UHfEMAhB0XI/AAAAAAAAALA/dKuvMKUSXJk/s1600/BE6FF93C-F021-40A7-B49E-524B04B842A9.JPG" /></a></div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
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Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-12143706402470824232012-10-05T00:30:00.003+02:002012-10-05T00:30:35.712+02:00Foto delle ultime avventure<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
In attesa della griglia di partenza alla Mezza di Monza:</div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-8RucmEd54LQ/UGyXnqGg0yI/AAAAAAAAAH4/4VcZ986ojMo/s1600/12+-+3" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-8RucmEd54LQ/UGyXnqGg0yI/AAAAAAAAAH4/4VcZ986ojMo/s1600/12+-+3" /></a></div>
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Mascherando la tensione della StraLugano:</div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-vJp0v_vtTzA/UGyWVqHmUDI/AAAAAAAAAGY/jZdOjsTgJj4/s1600/12+-+9" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-vJp0v_vtTzA/UGyWVqHmUDI/AAAAAAAAAGY/jZdOjsTgJj4/s1600/12+-+9" /></a></div>
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Materiale autentico:</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Mc-Xw350JE4/UGyhQ1ZbpmI/AAAAAAAAAKE/CVS8t7heQns/s1600/12+-+10" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Mc-Xw350JE4/UGyhQ1ZbpmI/AAAAAAAAAKE/CVS8t7heQns/s1600/12+-+10" /></a></div>
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Promesse per un cielo più sereno?...</div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-vLa6E7LC2-M/UGyZDcgtSCI/AAAAAAAAAIs/USouHxavkY0/s1600/12+-+1" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-vLa6E7LC2-M/UGyZDcgtSCI/AAAAAAAAAIs/USouHxavkY0/s1600/12+-+1" /></a></div>
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Quello che sarà il nostro arrivo:</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-pWQ4TPp19pE/UGyXLxZ4FTI/AAAAAAAAAGs/vkzldi3i4w4/s1600/12+-+8" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-pWQ4TPp19pE/UGyXLxZ4FTI/AAAAAAAAAGs/vkzldi3i4w4/s1600/12+-+8" /></a></div>
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<br />Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-49011318425133641052012-10-03T23:53:00.003+02:002012-10-03T23:53:58.131+02:00La forza del pensiero<br />
Più ci penso e più ne sono soddisfatta. Più realizzo quello che è successo e più provo una piacevole sensazione di orgoglio, di pienezza, la stessa sensazione che ricercavo da tanto, la stessa che mi ha spinto in questa avventura, la stessa che ti fa dire: ok, sono di nuovo in pista, sono di nuovo pienamente io. Domenica 30 settembre, in occasione della Stralugano, abbiamo corso la lunghezza dei 30 km!!! Non so ancora da dove cominciare con il racconto. All'inizio, di sicuro, c'era l'incognita del tempo, ha piovuto tutta la settimana scorsa e sabato ha minacciato costantemente di peggiorare per cui, da quando è' suonata la sveglia, il naso era rivolto verso il cielo per verificare quanto fossero minacciose le nuvole e quali fossero le probabilità di finire madidi d'acqua. Graziati, largamente graziati, non potevamo sperare di meglio. Qualche raggio di sole, non troppo caldo, un po' di umidità, ma non eccessiva tra limitare il respiro. La fase dal ritiro del pettorale all'entrata nelle griglie di partenza e' surreale. Mi sento un estranea, circondata da atleti seri, così li definisco. Atleti con fisici scolpiti da anni di corsa, ormai esperti che parlano di prestazioni, si spalmano gel o gel sulle gambe e snocciolano tutte le loro imprese come si trattasse dell'elenco della spesa. Mi sono resa conto che tutto ciò non fa altro che aumentare la mia ansia pre-gara. Mi devo isolare, devo ricercare il motivo per cui lo sto facendo e crederci. In griglia,in attesa dello start, guardo Nik e per un attimo, vorrei uscire, abbandonare, sono 30, sono tanti e sarà lunga! Nik non mi lascia neanche parlare, per mio bene, non fa affiorare questa opzione. Entrambi abbiamo timore di farci male, ormai manca poco e questa tappa e' obbligatoria. Lo speaker ammonisce gli atleti ricordando che la 30km non è una mezza più un tocc, ma una maratona in miniatura. Andiamo bene! In realtà questa frase la capirò e la condividerò soltanto alla fine, ed è meglio così. Start. Si parte. Il ritmo deve essere lento e costante. Molti ci superano, ma non importa, il nostro obiettivo oggi è un altro! I primi 6 km si snodano tra il lungo lago cittadino e le vie del centro. La mente e' carica. Mi immagino di essere un trainer di una persona molto pigra che deve spiegare le sue forze per motivare i suoi sforzi. L'esercizio funziona. Mi ripeto che si tratta di amore, di puro amore verso se stessi e che se i muscoli fanno male vanno solo ringraziati per essere ancora con noi. È amore verso la vita, la vitalità che ci contraddistingue. Funziona. Un paio di volte Nik mi riprende il passo, devo rallentare se non voglio scoppiare. Prendo il ritmo. Prima salita. Abbiamo studiato il,percorso e so che ci saranno falsi piani e qualche lieve salita fino al 21/22 km all'inizio del Paradiso, poi si vedrà fino al 25 km quando ricomincerà la discesa verso il centro. Ci allontaniamo dal centro, andiamo alla scoperta di paesini spersi nel mezzo del nulla. Le gambe reggono e rispondono colpo dopo colpo l ritmo. Stiamo andando bene, anzi Nik mi informa al 15 km che rischiamo di migliorare il tempo della mezza. Mi sento bene. L timore dei mancati allenamenti settimanali e' svanito. Ogni minimo dolori o che sento, cercò di esorcizzano con il metodo pilates: respira attraverso il muscolo e curato con il respiro! Mi sento meglio della Mezza di Monza! Penso che romani siamo agli sgoccioli, che mancano veramente pochissime settimane. Il muro arriva in fretta. Effettivamente la mezza e' stata migliorata, ma ora arriva il peggio. Dopo qualche falso piano, cominciano le salite vere. I polpacci, nonostante i nostre, si fanno sentire, la forza mentale vacilla. Qualche pausa di cammino, qualche esercizio di stretching ai polpacci. Il respiro si fa più pesante, ma cercò di concentrarsi sul numero progressivo dei km. So che questa situazione non dura fino alla fine, dobbiamo arrivare al 25 km, poi e' finita. Onestamente il ristoro del 25km e' un miraggio. In generale i ristori e gli spugnaggi di questa gara non sono stati gestiti al meglio e in modo cadenzato, per cui temevamo che non ci fossero più ristori fino alla fine. Un miraggio vero e una manna che mi ha permesso di arrivare fino in fondo. Comincia la discesa!! Nik e' affaticato, temo che non stia bene, il mio umore ha un'impennata perché so che abbiamo passato il peggio e che se perdo la mia piuma di Dumbo, non so come potrei reagire. Raggiungiamo il lago, siamo veramente agli sgoccioli, ma un tarlo si insinua nella mia mente: e se non ce la facessi più? Sono stanca e non so dove andare a pescare le forze, ho mangiato poco niente, non c'erano zuccheri lungo il percorso, ho bevuto, ma mi sento veramente stanca. Provo a ripercorrere con la mente il percorso dei primi 6 km, ma è' tropo lungo. Penso che se si ripropone lo stesso percorso, rischio di non farcela. Provo a dirlo a Nik, ma non voglio cedere alla tentazione perché una parte di me mi spinge anche a pensare che arrivata fino a qui non ha nessun senso abbandonare. Mi prefiggo dei checkpoint per controllare lo status e il percorso, primo bivio, si va verso il centro, ahia, il traguardo e' dalla parte opposta. Il secondo bivio e' cruciale: sinistra mi fermò, destra siamo arrivati. È destra!! Mano a Nik, passo regolarizzato e via verso il traguardo! Questa volta non ci sono energie per lo sprint finale, ma va bene così. Mi emoziono alla fine perché sono così stanca, ma c'è l'abbiamo fatta ed un gruppo di bambini ci guarda, pronti a fare i loro primi 500 m di gara! Grandissimi loro!!<br />
La stanchezza e' inevitabile, il male alle gambe pure. Reintegriamo, ci riposiamo, realizziamo quello che abbiamo fatto, ma la soddisfazione aumenta quando dopo 2 giorni, rimetti le scarpette e ti trovi pronto per sgranchirci le gambe. Hai paura che i muscoli si ribellino. Ma cominci piano, i muscoli rispondono e dopo il primo km ti trovi a spingere e le gambe rispondono e allora sorridi soddisfatta e pensi veramente di essere tornata te stessa! Bello! Pieno! Che cosa fantastica! Ti trovi a dare ragione a Murakami, i muscoli non sono nient'altro che macchina pronte a macinare, macinare chilometri e più ne macini, più ti seguono e meno ti fanno male. Correre in se' è un gesto meccanico ed i muscoli servono a questo, ma ogni falcata sprigiona pensieri che possono far fare grandi cose!!<br />
Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-74917072592745389802012-09-22T08:04:00.000+02:002012-09-22T08:04:01.977+02:00Little Sochmaker esplora il circuito<br />
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
Domenica scorsa abbiamo deciso di affrontare nuovamente la lunghezza ufficiale della mezza in occasione della MezzaMaratona di Monza.</div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
I miei lavori precedenti mi portavano sul circuito di Monza almeno un paio di volte all'anno: per la gara del campionato SBK Superbike, per il campionato Superstars Series ed infine il Ferrari Challenge. Ultimamente non avevo più avuto modo di andarci ed è stato strano vedere i paddock vuoti, spogli. Certo alla gar si erano iscritti 3000 persone per cui non posso dire che non ci fosse nessuno, ma in confronto al passato era comunque un altra cosa. Se non altro mi mancava il rombo di qualche bolide che a tradimento passava sul rettilineo facendo sentire tutta la sua potenza. Per anni poi Monza è stato il sogno di poter incontrare Schumacher quando, durante il liceo, seguivo la Formula 1 con interesse e assiduità e prima che lui "tradisse" il cuore di tutti i ferraristi. Non potete quindi immaginare la mia emozione quando, schierata sulle "griglie di partenza" aspettavo lo sparo del via. </div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
I primi 5/6 km li ho fatti senza accorgermene, stavo correndo sul circuito dove di solito passano le macchine!!!!! Poi siamo usciti nel parco e a dire la verità il mio orientamento si è perso un po', ma mi sono goduta un parco che non conoscevo ed il fatto di non sapere dove stessi andando e dove fossi diretta mi ha aiutato tantissimo. Ci sono state un paio di occasioni dove il percorso si divideva in due: a sinistra i ritardatari e a destra gli "atleti" che quando sono arrivata io alla fine, forse erano già a casa a mangiare :-))!!! Dicono che non mi devo demoralizzare, non lo faccio, anzi, sono molto fiera del mio risultato!! Siamo partiti con l'idea di provare a fare 5km+1/2 di cammino, ma alla fine le gambe c'erano, la testa pure per cui abbiamo finito in 2 ore e 13 ed avremo camminato a dir tanto 500 metri. Il tempo sulla distanza e' migliorato di 12 minuti, considerando anche il fatto che alla mezza di Francia Corta i tratti di cammino sono stati molti di più. Ho affrontato le salite senza fermarmi, cercando di non guardarle in faccia, abbassando la testa, passettini piccolini fino in cima e, anche se non posso dire di aver scacciato un fantasma, comunque non mi sono lasciata intimorire completamente e bloccare le gambe. La crisi si è fatta sentire lievemente in due occasioni: verso il sedicesimo km perché per un attimo ho visto che stavamo girando sul perimetro di un parco, ho visto le persone in fondo e mi è venuta la sensazione di stanchezza e spossatezza, come se mi dicessi "ma cosa sto facendo, tanto non li raggiungerò mai!", rimproverata subito da Nik, crisi rientrata in tempo di ricordo credo! C'è da dire anche che la mattina, lui si era lamentato del fatto che avessi scelto qualcosa di così impegnativo coinvolgendolo per cui mi sentivo un attimino in colpa e ho preferito combattere la mia crisi in silenzio! La seconda crisi, ma più che altro stizza, si è presentata verso la fine del diciannovesimo perché il percorso era a ridosso del cancello per rientrare in autodromo, ma si dilungava in serpentini demotivanti per far si che il pezzo sul circuito finale fosse solo gli ultimi 800 metri! Imboccata l'ultima curva prima del rettilineo, la stizza è passata. Respiri più profondi, sguardo fisso al traguardo, passo che si allunga, mani che si cercano e via verso l'ultimo scatto per il traguardo. </div>
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Sapere di non essere stata l'ultima e che il tempo era migliorato come speravamo, mi ha reso fiera di quello che avevamo appena concluso! Cosa curiosa....non ho mai visto così tanti bambini con i capelli rossi...ci piace pensare fosse un saluto speciale!!</div>
Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-36216768885717949272012-09-16T23:07:00.001+02:002012-09-16T23:07:43.560+02:00Il dosatorePer questo weekend ho deciso che faro' 2 post separati perche rischio di scrivere troppo!!<br />
Il titolo di questo post e' dovuto all'ennesima avventura dove non ho saputo ben dosare le energie iniziali e, spinta dall'entusiasmo, dall'adrenalina della partenza ho dato il tuto per tutto nei primi chilometri per poi fare i conti con un drastico calo... Come si fa ad imparare ad autodosarsi?<br />
L' occasione era la Legnano Night Run. L'entusiasmo era dato dall'occasione per vivere la città in un nuovo modo, dal fatto che Nik si era potuto iscrivere solo all'ultimo....non so bene esattamente! Allo sparo della partenza sono partita spedita e per 3,5km non mi fermava nessuno, neanche gli ammonimenti:"rallenta, stai andando a 5.17!" niente! Poi... Il calo, l'affaticamento e la stanchezza...niente cammino...ma ho rallentato per riprendere il fiato, il ritmo! Verso la fine abbiamo trovato un papà che correva al fianco del suo bambino. Avrà avuto 7o8 anni, un piccolo grande! Incitare lui ha fatto si che l'entusiasmo tornasse e facesse passare indenni gli ultimi 2 km. Alla fine non e' andata malaccio, ma rimane l'amaro per quella défaillance, per quella incapacità di dosarsi e conoscersi. Forse si apprende con l'esperienza, forse macinando chilometri...forse concentrandosi un po' di piu! Certo che non si smette mai di imparare a conoscersi per improverarsi ed andare avanti!,Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-40342430624402932292012-09-10T22:56:00.003+02:002012-09-10T22:56:40.581+02:00Ritorno alle sane abitudini<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0898438); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">Ahimè e' ora di ammetterlo, l'estate e' finita e la preparazione volge verso un momento molto particolare, delicato, dove la motivazione non deve cedere il passo alla stanchezza, alla paura del chilometraggio che aumenta e ai timori che qualche dolorino cominci a farsi sentire...Il ritorno alla normalità e' stato festeggiato con una serie di eventi a dir poco straordinari. Domenica 2 settembre abbiamo deciso di affrontare la 22 km di StraMorazzone, partenza libera tra le 8 e le 9 della mattina. Come ogni volta che mi accingo ad una gara, la mattina sono refrattaria, un po' nervosa e Nik non capisce bene cosa mi passa per la testa...lo sapessi io potrei raccontarlo, per ora mi sembra un misto tra timore per quello che sto per affrontare, timore reverenziale per i tunnel ultra-esperti che mi circondano, incredulità, ma in fondo anche tanta voglia di farcela. Partiamo. Mino, come ho ribattezzato il mio Garmin, e' ancora un po' indolenzito dalla sveglia (si, me lo immagino un po' indolente perché' e' sempre molto refrattario a prendere la ricezione e cominciare a lavorare!) per cui decido che per non raffreddarmi troppo, posso cominciare a correre e lo attiverò quando si sara' deciso! La gara avrebbe dovuto avere un percorso su asfalto, o meno così diceva il programma, con qualche lieve dislivello. Dopo pochi chilometri ci siamo resi conto che per limitare l'ingombro di strade asfaltate, era stata fatta la scelta di percorsi alternativi che tagliavano campi, sfruttavano sentieri, stradine di campagna. Niente di male, percorso sorprendente se non fosse per la pioggia che era caduta incessante fino al giorno prima rendendo il percorso fangoso, scivoloso e a tratti un po' difficile da fare di corsa. Poco importa, devo dire che la forma c'era e la voglia di correre pure. Il tempo si prometteva clemente, almeno per la mattina. Ad ogni bivio mio marito mi rifaceva la fatidica domanda: "6 km o 22?" e più avanti "13 km o 22?" e ancora "ultima chance 18 km o 22?" tentazioni inutili... Io ero li per farne 22, mi sentivo bene e volevo farcela fino in fondo. Tutto nei tempi, tutto nelle previsioni fino al 19 km, eravamo in palla, lieve discesa, primo rettilineo che costeggiava un maneggio, secondo rettilineo e poi discesa. A quel punto, eravamo soli, ma non eravamo preoccupati perché c'erano stati altri passaggi piuttosto isolati (e' lo svantaggio delle partenze libere, pensavamo!), ma ci vengono incontro in direzione opposta altre 2 persone che ci chiedono se abbiamo visto dei segnali. Ci rendiamo conto che e' un po' di tempo che non vediamo segnali... Continuiamo a scendere verso Castiglione Olona... Poi notiamo dei segnali del percorso iniziale, niente di più, nessuno....decidiamo di tornare indietro...abbiamo già fatto circa 5 km.. Finalmente vediamo un segnale, anche una persona...ops, avrebbe dovuto essere li quando siamo passati ad indicare un bivio secco di 90 gradi, ma si era assentato un attimo... Rientriamo lungo il percorso, siamo al 18 km , ma Mino segna che siamo al 24km...stremati da una lunghezza che non ci aspettavamo e con un sacco di tempo perso a ritrovare la strada arriviamo al traguardo contenti ugualmente per aver portato a casa un risultato del tutto dignitoso, per lo meno sulla lunghezza!</span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.09375); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;"><div>
Altro evento che ci ha riportato alle sane abitudini e' la re-iscrizione al gruppo Run for Fun/Run Health con ritrovo il sabato mattina all'arena di Milano. Questo sabato tutti ci sentivamo come gli alunni al rientro dalle ferie, speranzosi che il primo allenamento fosse qualcosa di leggero....ed ecco la prova d'ingresso per verificare chi ha fatto i compiti delle vacanze: un bel progressivo! Ah beh, leggero!! Alla fine mi sentivo più stanca dei 28 km della settimana precedente!</div>
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Infine, ci siamo programmati e parteciperemo alla Legnano Night Run (venerdì 14 settembre) e alla Mezza di Monza (domenica 16 settembre), programma intenso ma molto promettente in termini di emozioni e nuove esperienze!</div>
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Concludo, perché oggi mi sono dilungata un po' troppo riportando alcune considerazioni strappate all'intervista di Annalisa Minetti a Radio Rai questa mattina mentre andavo al lavoro: "Tutto e' difficile prima di diventare semplice. Io avevo già vinto le Olimpiadi della vita per cui avevo la mente dell'atleta, ma mi serviva imparare ad andare più veloce del vento....io ho avuto il dono di non vedere e questo mi ha permesso di vedere con il cuore, di sentire più intensamente quello che volevo fare, i sogni che volevo realizzare e mi sento sponsorizzata dall'alto e voglio vivere la mia vita intensamente....anche a mio figlio insegno che e' bello vincere, ma che e' ancora più bello vincere quando si ha già perso e che Volere e' Potere!" lodevole e da ammirare!!</div>
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Infine, se uno come Zanardi dice che e' stato fortunato nella vita....</div>
</span>Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-15409563650710634242012-09-10T22:09:00.001+02:002012-09-10T22:09:30.381+02:00Tentativo d'estate sportiva<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969);">Condivido qualche foto delle uscite a Mykonos dove si puo' vedere l'estrema surrealita' della citta' deserta, ancora assonnata per le notti bagorde, fenomenale!!</span></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-eg7yJlxoiFc/UE5HDfrIbII/AAAAAAAAADU/bWBtYHQqUjM/s1600/12+-+2" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-eg7yJlxoiFc/UE5HDfrIbII/AAAAAAAAADU/bWBtYHQqUjM/s1600/12+-+2" /></a></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-kwNMGe1aTLo/UE5HDXexdjI/AAAAAAAAADA/QaQuKfbPTqw/s1600/12+-+1" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-kwNMGe1aTLo/UE5HDXexdjI/AAAAAAAAADA/QaQuKfbPTqw/s1600/12+-+1" /></a></div>
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Il quartiere Little Venice dopo il brulichio dell'ora Happy Hour...<br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ymGdOtvbff0/UE5HDbgkXhI/AAAAAAAAADc/0-OT2swQhQw/s1600/12+-+3" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ymGdOtvbff0/UE5HDbgkXhI/AAAAAAAAADc/0-OT2swQhQw/s1600/12+-+3" /></a></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-QUydalZInm4/UE5HDakWj8I/AAAAAAAAADA/TUTLmaVzg3E/s1600/12+-+4" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-QUydalZInm4/UE5HDakWj8I/AAAAAAAAADA/TUTLmaVzg3E/s1600/12+-+4" /></a></div>
<br />Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-32985655070254235212012-09-03T08:54:00.002+02:002012-09-03T08:54:49.368+02:00Ricordi di un'estate<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875);"><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Purtroppo, questa settimana qualcuno ha toccato l'interruttore dell'estate e ci ha catapultato inesorabilmente, senza neanche chiederci il permesso, in autunno! Ai poveri podisti non resta che archiviare top e canottiere, optando per una minima maglietta. Allo stesso tempo, come podisti ci si sente un po' sollevati in quanto le uscite in quelle condizioni di caldo torrido non erano per niente facili. Cosa resta pero' della passata estate? Sicuramente il ricordo di corse in luoghi sconosciuti tutti da scoprire, la scoperta di una città alle luci dell'alba, una città surreale rispetto alla caotica e hectic city notturna. Rimane l</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Il sapore amaro di un confronto stridente tra le corse in terra straniera e quelle fatte sui rettilinei liguri , sempre all'alba per evitare traffico e calore, in un paesaggio anch'esso un po' surreale dove pero' la stranezza e' data da un continuo rimando adun'Italia anni 60 che non esiste piu', ma che nonostantetutto riemerge nella stagione estiva. </div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Di sicuro poi rimane il pensiero per unapersona che non c'è più, che non e' riuscita a vincere la sua lotta contro il male che l'affliggeva nonostante il suo entusiasmo, la sua voglia di vita e l'inesauribile speranza di farcela. Anch'io ho sperato molto che il suo sogno si realizzasse insieme al mise che le corse, le fatiche per scoprire e ricordare di essere fortunata non venissero vanificate. Tante volte mi sono detta:"corro per Laura!" eppure...le cose non vanno sempre come vorremmo!</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Ma niente e' stato vanificato. Certo l'iniziale terrore e la paura che possa succedere qualcosa in qualunque momento da guastare il tutto c'è, ma difronte a tale compostezza, consapevolezza, fiducia e voglia di vivere non si può fare a meno di godere di ogni momento, minimizzare le gambe doloranti e sorridere ad ogni nuovo giorno! Grazie Laura e Grazie anche a Qualcuno piu grande!</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Infine, rimane il rimorso per non averla conosciuta veramente fino in fondo, ma essersi soffermata troppe volte ai racconti di terzi, racconti che, nella nostra società, sono troppo spesso inquinati da dicerie, invidie e superficialita'! Un altro insegnamento da tenere sempre vivo e ben presente nel rapporto con gli altri! </div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
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</span>Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-61959397312371418112012-08-17T09:25:00.001+02:002012-08-17T09:25:19.799+02:00L'allenamento e il mare....un mix perfetto!Qualche anno fa, se avessi incontrato un povero essere dedicarsi alla corsa tra le stradine di un'isola greca al mese di agosto, senza ombra di dubbio, avrei esclamato:"Poverino! Perché scegliere un modo così doloroso per morire!?!? Perché farsi così tanto male? Non si può godere le vacanzein tranquillità come tutti? solo l'anno scorso le vacanze ci avevano fatto fermare per quasi 15 gg e la ripresa era stata devastante...Quest'anno siamo arrivati a Mykonos dopo 4 gg di inattività e non vedevamo l'ora di "sgranchirci" le gambe. Dopo due giorni in cui abbiamo cercato di usufruire del talis roulant in dotazione dell'albergo, sudando come neanche 20 km riescono a farci fare, abbiamo capitolato....E' vero, si e' in vacanza, ma la sveglia e' l' unica soluzione. Ti devi svegliare presto, fregare il sole cuocente e sfidare la tua motivazione. Questo per ricordarti che e' si una passione, ma che il libero arbitrio ti ostringe ogni giorno a farti prendere delle scelte e a porre delle priorita'. Ieri abbiamo girovagato per le strade di Ornos. Prima difficoltà: in un'isola greca, non ci sono strade, percorsi interamente in piano. Forse dei falsi piani, ma prima o poi, se c'e' Una discesa c'è anche una salita, più o meno lunga, piu o meno ripida!! Oggi, invece, visto che la sveglia era già suonata, ci siamo spostati a Mykonos town ed abbiamo girovagato per una città fantasma, l'ombra della città iperattiva delle serate estera colme di turisti senza meta. Una città affascinante cullata dal mare che si risveglia liberando i balordi che sono resistiti fino all'alba! Impagabile!!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-53711424993068169112012-08-09T00:37:00.001+02:002012-08-09T00:37:14.409+02:00La Voglia di, La Forza di...In giornate come quella appena trascorsa dove la sveglia suona e ti devi violentare fuori dal letto, vestirti e trovarti pronto per uscire prima che la tua mente possa rendersi conto di quello che sta accadendo, mi ritrovo per strada a gustarmi il risveglio della citta'. E' un momento magico, la mente va subito alla canzone di Jovanotti, <i>La gente delle notte</i>, e mi scopro sempre di buon umore, meglio di quando mi sveglio con calma abituandomi all'idea che si' e' gia' ora di alzarsi! E' vero, il sorriso e il buon umore sono parte integrante del mio carattere, ma e' inevitabile ripensare ad una domanda ricorrente: "<i>Ma a quest'ora della giornata, come fai ad essere cosi' pimpante?</i>" Oggi, pensando a gente vicina, molto vicina e lontana, ho risposto cosi': "<i>C'e' gente che oggi non si svegliera', gente che si svegliera' con un problema difficile da risolvere, gente che svegliandosi scoprira' di avere un problema che trasformera' la sua vita, gente che vorrebbe sorridere, ma che non ce la fa....e allora? E allora oggi si corre!!</i>" Questo pensiero di sicuro di fa venire la voglia di andare piu' forte e dare tutto te stesso, la forza di affrontare ogni cosa!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-8098228763766814632012-08-07T23:03:00.003+02:002012-08-07T23:04:13.504+02:00Tech Destress...23/6/2012....-13 weeksFinally, we are back!! Il silenzio e' prettamente dovuto al mio essere un piccolo disastro. Ebbene si', sono riuscita a rompere il monitor del Mac di mio marito. Per alcuni potrebbe non essere un problema....ma avete mai provato ad aggiornare il blog da un pc Lenovo impostato solo per essere usato per il lavoro e i suoi programmi?!? Ok, ammetto di non essere un hacker esperto e che la mia pazienza in merito rasenta lo zero assoluto, ma la facilita' e la comodita' offerta da un Mac e' impagabile! Ok, torniamo allo scopo di questo blog, dopo moooooolto tempo! Ufff, faccio veramente fatica a ricordare tutto quello che mi e' capitato, devo recuperare da qui in poi....<br />
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Iniziamo dagli altri elementi del titolo, la data 23/6/2012 rappresenta la primissima volta che ho oltrepassato la soglia dei 20 km partecipando alla Maratonina Quattropassi in Franciacorta, a Camignone di Pasirano (Brescia). Questa corsa serale si snodava principalmente tra i vigneti del Franciacorta, i campi e l'aperta campagna. Bellissima!! All'inizio non nego di aver avuto un po' di problemi ad innescare il ritmo giusto....il caldo, l'ansia e le voci degli altri corridori che commentavano/anticipavano la sorpresa dei tratti in salita che avrei dovuto affrontare! I primi 7 km sono stati un po' sofferti insomma anche perche' avevo le scarpe nuove (ahi, lo so non si fa mai!) ed un piccolo disturbo al ginocchio destro. Dal km 10 in poi e' stat, invece, un'esperienza bellissima, liberante, una gioia. Al km 12, mio marito mi ha chiesto se avessi preferito fare la versione corta, ma niente da fare, una volta cominciata non ci si puo' tirare indietro!! Al km 15...le tanto temute salite fino al km 19!!</div>
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Li' ricordo di aver chiesto ad un vecchietto che dava le indicazioni stradali: " Sono finite le salite?" e lui: "Eh, si dai, ormai e' finita!" "Noooooo! Magari! Mi mancano ancora 3 km da correre!!!" Comunque, abbiamo ripreso un buon passo e siamo arrivati al traguardo sulle nostre gambe. Una gioia e una soddisfazione immensa anche se per i puristi il tempo di 2 ore e 20 non e' da annali, ma per me e' stato un Grande, Importante passo. Tutto questo e' stato coronato dal fatto che, il giorno dopo, miracolosamente, le gambe non m i facevano male, ero ancora in piedi e pimpante!!! Sono sicura che il fatto di tenere le gambe allenate anche su brevi distanze piuttosto che fermarsi ha pagato!</div>
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L'ultima parte del titolo si riferisce a quest'ultime settimane, caratterizzate da caldo, afa e umidita' e stanchezza psico-fisica. Non e' che abbiamo abbandonato la corsa o gli allenamenti, ma inevitabilmente le prestazioni sono leggermente calate e la stanchezza nelle gambe si faceva sentire con pesantezza e incapacita' di correre piu' veloce! Mi e' cresciuta l'ansia, ansia di non farcela di dover mollare o ridimensionare il mio sogno! Poi ho cercato di razionalizzare grazie a 3 accorgimenti: i numeri estivi di Correre proponevano un programma di 14 settimane in preparazione alla maratona (Fattibile!!); la stanchezza psico-fisica sara' recuperata con una vacanza prenotata all'utimo a Mykonos in una struttura doata di.....Tapis Roulant e palestra; la determinazione e' la migliore forza che puo' muovere il mondo, sempre e correre e' vita!</div>
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<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 25px;"><b>...E' tardi continuo domani con altri aneddoti...</b></span></span></div>Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-40534042697273128252012-05-27T22:39:00.002+02:002012-05-27T22:39:43.083+02:00Long Time No see 2...But NY we are coming!!Finalmente eccomi di ritorno nuovamente dopo una lunga assenza che questa volta spero di non replicare!!<br />
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Periodo intenso che ha saputo regalare nuove emozioni! Chiuso il Salone del Mobile e la pazzia di quei giorni, sono stata una settimana al mare in pieno relax a riappropriarmi degli spazi e dei perche'! Il tempo e' stato poco clemente, ma la corsa pazza contro il vento sul lungo mara di Bordighera Lunedi' 30 aprile e' ancora viva nella memoria. Il mio essere meteopatico si accentua in vacanza, era stata una giornata senza arte ne parte a causa della pioggia. Eravamo appena rientrati da una gita in Francia, la pioggia aveva dato un attimo di tregua e da li l'idea di uscire a fare una sgambatina. Ammetto e confesso che immediatamente l'idea non mi aveva fatto impazzire. Come al solito, la sola idea di andare al mare non mi aveva fatto minimante contemplare l'idea che potesse piovere o fare freddo per cui la mia attrezzatura mi sembrava completamente fuori luogo. Mio malgrado, comunque, ho accettato di uscire. Sono stati 8 Km molto emozionanti. Cielo plumbeo qua e la' squarciato che faceva presagire una situazione migliore al di la' della coltre apparente. Il vento era a favore andando verso Vallecrosia, ma alacremente a sfavore, con sferzate cattive, al nostro rientro verso Sant'Ampelio. Mi ricordo che per scherzare mentre correvamo dicevo: "Non mi fai paura, io corro lo stesso!" 2 pazzi, per l'appunto! Ma non eravamo gli unici!!<br />
L'inizio di maggio e' stato festeggiato con l'iscrizione al sogno: NY arriviamo!! Da qui in poi e' solo un'aggressione al chilometraggio. Ogni tanto ci viene l'ansia, soprattutto perche' in questi ultimi 10 gg abbiamo fatto un po' poco a causa del lavoro e appena molli un attimo, le gambe non scontano niente!<br />
Se qualcuno ha delle tabelle di allenamento o dei consigli utili....e' tutto ben accetto!!<br />
Purtroppo e' terminata l'appuntamento del sabato mattina con Run for Fun, riprenderanno a Settembre. L'esperienza si e' conclusa con Avon Running a cui, ahime, non ho potuto partecipare!<br />
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Ieri, invece, corsa spettacolare in notturna in occasione della Energizer Night Run per la raccolta fondi a favore dell'Unicef. Il percorso si snodava completamente all'interno del parco Sempione. Mentre correvi vedevi davanti a te il percorso creato dalle lucine dei corridori piu' avanti. Fantastico!!! In settimana, le gambe non mi avevano dato grandi soddisfazioni, ma ieri mi sentivo bene, volevo tirare, ma Nik mi ricordava che oggi avremmo dovuto fare il lungo...ma cosa ancora piu' grave che lui si era "spompato"con un allenamento il giorno prima. Errori da principianti. Risultato: il lungo di oggi e' stato un risicato 8 km. Errori con i quali e' meglio confrontarsi ora che abbiamo ancora un po' di tempo piuttosto che fra qualche mese. Credo che i prossimi mesi siano fondamentali non solo in ottica di preparazione per la maratona, ma per la crescita di ciascuno di noi e come coppia. La corsa e' un alleato alla mente, ma vuole da te anima, dedizione e costanza. Alleato della mente perche' ti costringe a focalizzare un'obiettivo e a pensare solo a quello. Lavori per priorita'. Ultimamente sono successe tante piccole cose che mi hanno tolto energie mentali, cose che se analizzate dall'esterno non assolutamente importanza. Devo imparare a tagliare i rami che possono sprecare energia vitale per far crescere quelli piu' promettenti.<br />
<br />Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-59281861314976523762012-04-18T23:00:00.000+02:002012-04-18T23:00:49.601+02:00Long Time no See....Running Mon AmourIl titolo di questo post è dovuto, in prima parte, alla lunga assenza di post, dalla parte perchè, nonostante tutto la corsa continua ad avere un ruolo importante.<br />
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In questo periodo sono successe tanti avvenimenti esaltanti!! Di base, il programma Galloway continua incessantemente ed anche gli allenamenti con Run For Fun il sabato mattina sono diventati un appuntamento fisso ed imprescindibile.<br />
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Inoltre, il 25 marzo il e mio marito abbiamo partecipato alla Stramilano portando a casa un risultato di tutto rispetto per noi!<br />
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<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaxKT6fsmdFFL41gSxNjyLvhgECCFSNCuz1Hu8vMmcXjLlGVFxPApT2MmFubH-BkjrcwfZaHtXHwyWAlZL-3bcrzX_ANKrHfjhi_si83B32yoKC26anQy4MFdU1G7mQomSkfscvI2wLdKP/s1600/Picture+001.png" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; height: 311px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; width: 214px;"><img border="0" height="320px" qda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaxKT6fsmdFFL41gSxNjyLvhgECCFSNCuz1Hu8vMmcXjLlGVFxPApT2MmFubH-BkjrcwfZaHtXHwyWAlZL-3bcrzX_ANKrHfjhi_si83B32yoKC26anQy4MFdU1G7mQomSkfscvI2wLdKP/s320/Picture+001.png" width="213px" /></a></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFnzdXG_WEcDM-kijpn-JEksqLOV8uwIq3GXHWACqy9cJQ8Y-0mZkh1HMcPz3sgUqAecPYkE2Tp0NVJIt8pTG38DJM_ZwRctQzpHWpHTV799j-KPi3ouDnkelVhj3Ubrg52AWuR-QhcUcr/s1600/Picture+002.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320px" qda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFnzdXG_WEcDM-kijpn-JEksqLOV8uwIq3GXHWACqy9cJQ8Y-0mZkh1HMcPz3sgUqAecPYkE2Tp0NVJIt8pTG38DJM_ZwRctQzpHWpHTV799j-KPi3ouDnkelVhj3Ubrg52AWuR-QhcUcr/s320/Picture+002.jpg" width="239px" /></a>Era una bellissima giornata ed anche se c'era troppa gente è stata un'ottima occasione per allenarsi. L'unica nota negativa era la massa di persone che camminava. Dettaglio meglio, non sono contraria la fatto che la gente sfrutti queste occasione per fare un po' di moto, per partecipare ad un'iniziativa del genere, ma magari dovrebbe esserci un modo per differenziare il percorso o la partenza di coloro che vogliono correre o provare a correre e coloro che intendono farla camminando sin dall'inizio o con altri "mezzi". Magari è solo un punto di vista, ma l'esperienza è stata veramente piacevole.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7A3eLH1ZG_sqIb_OogfVzb79uauc4FK3x4lJFRKnylDRXdKTDsR6ngQyS173NH3fpVXq-BLRo6msjFyZWspYkcybK475B4GA9KKwOKKpmhQ-WLVvDqoKlLtbVZTN_aljyWHrcNjg-6Co1/s1600/Picture+003.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200px" qda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7A3eLH1ZG_sqIb_OogfVzb79uauc4FK3x4lJFRKnylDRXdKTDsR6ngQyS173NH3fpVXq-BLRo6msjFyZWspYkcybK475B4GA9KKwOKKpmhQ-WLVvDqoKlLtbVZTN_aljyWHrcNjg-6Co1/s200/Picture+003.jpg" width="150px" /></a> <br />
Durante un weekend, per fare cross training, sono andata a partecipare alla sciata benefica Sciare per la vita, evento che devolve il ricavato per la ricerca alla lotta contro la Leucemia. Un evento che ricorre ogni anno prima di Pasqua, organizzato da Deborah Compagnoni sulle piste di Santa Caterina e dove si scia in compagnia dei campioni. Quest'anno sono stata iper fortunata, non solo perchè sono riuscita ad organizzarmi e partecipare, ma anche perchè ho potuto incontrare i Grandi che ho seguito da piccola: Alberto Tomba e Deborah Compagnoni. Il mio caschetto è diventato troppo importante dopo questo evento....firme di Yuri Checi, Alberto Tomba, Gustav Thoni....<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div>In seguito, è arrivato "Mino" ovvero il mio Garmin Forerunner 310XT. Grande emozione e un po' di timore reverenziale: Tu sarai colui con cui dovrò confrontarmi d'ora in avanti, il mio infallibile coach, colui che ad ogni chilomentro mi dovrà dire tutta la verità, nient'altro che la verità. AIUTO!<br />
Devo dire che però si è istaurato subito un buonissimo rapporto celebrato dalla Milano City Marathon Relay.<br />
Come forse avevo accennato, sono stata invitata a partecipare alla staffetta della maratona con delle mie colleghe e mi era stata affidata la seconda slot fatta di 10 km, tratto da Lotto Fiera a Porta Venezia. Invano ho sperato, pregato per il bel tempo, niente da fare è stata una domenica fredda e caratterizzata da una pioggia incessante, fitta, di quelle che ti entra nelle ossa e ti infreddolisce completamente.<br />
La vera sfida di questa domenica era quella di correre completamente da sola 10 km, senza Nik, senza musica , senza pause al passo dovute a delle salite, senza nessun collega o pari che potesse motivare o fare compagnia. Il lunedì dell'Angelo avevamo fatto 12 km, quindi non era tanto la distanza ad impaurirmi, ma tutto il resto. Ammetto di aver provato un po' di terrore nei giorni immediatamente antecedenti, ma al momento, non ci ho pensato, ho preso il cip dalla mia collega e via. Risultato discreto direi anche se mi dicono di essere contenta perchè comunque è stato un bel risultato, ma so che avrei potuto fare molto meglio, se solo forse non avessi avuto un po' di timore!! Dagli errori si impara, ora devo veramente macinare chilometri a manetta!!<br />
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Oggi, infine, sono riprese le corse mattuttine al Parco Castello. Nel pieno della settimana del Salone del Mobile, ho ritardato il treno di 30 minuti per una corsetta di 30 minuti nel silenzio del parco insieme alle oche e agli animaletti che si risvegliano e tornano in acqua per la giornata.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div>Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-14324926586230004602012-03-18T20:30:00.000+01:002012-03-18T20:30:31.275+01:00Significativo giro di vite al programma questo weekend!! Ci siamo iscritti agli allenamenti del sabato mattina organizzati con Run For Fun all'Arena di milano.Pro e Contro da analizzare. I contro sono principalmente due. In primis, il fatto di allenarmi il sabato sballa il programma Galloway che prevede il riposo e avendo già un adeguato il programma anticipando gli allenamenti del martedì e del giovedì a causa della lezione di pilates del martedì sera è come se anticipassi l'inizio delle settimane Galloway. In seguito, per pura pigrizia, la stanchezza acculata durante la settimana non favorisce proprio del tutto la sveglia di sabato alle 7.30. Onestamente mi sono lamentata un po' con mio marito ricordandogli che quando non eravamo sposati il sabato mattina, mi portava a fare colazione in pasticceria... <br />
Tralasciando questi aspetti, direi che l'esperienza è stata più che positiva, in quanto, ci permette di confrontarci con il ritmo delle altre persone spronandoti a dare il meglio di te senza appiattirti sulle paure o i limiti fisici temporanei. Inoltre, il fatto di abbandonarsi al coach per le scelte degli allenamenti varia molto il percorso, le abitudini e il modo di allenarsi: ancora, un ottimo modo per non appiattirsi e fare sempre le stesse cose, creandosi una culla sicura al corpo e alla mente. <br />
In queste occasioni, ti rendi conto di non esere pazza e di star inseguendo un sogno realizzabile nella misura in cui ci credi. In settimana mi ero scottata perchè mi ero aperta con mio fratello sul nostro desiderio di completare una maratona. E' incredibile come dopo 30 anni di vita, si debba ancora dimostrare ai proprio cari di sapersela cavare e, riprendendo le parole di Simone Moro intervistato da Daria Bignardi venerdì: "se non si nasce talentuosi, non è vero che non si può raggiugere il proprio obiettivo, ma bisogna applicarsi molto di più degli altri per raggiungere lo stato di talentuosi. Ciò significa che ogni allenamento perso, è un vantaggio in più dato all'avversario e che la vetta raggiunta grazie ai sacrifici, agli sforzi per superare i propri limiti, è più apprezzata e vissuta pienamente." <br />
Sabato mattina, correndo pensavo che avrei potuto rispondere in questo modo alle derisioni di mio fratello, ma invece non l'ho fatto, sono stata in silenzio cercando di ripensare alle giustificazioni che dava lui ai nostri genitori quando, al liceo, si assentava 3 ore dallo studio per raggiungere il suo personale ai 400m ostacoli. Gli voglio bene e credo che ognuno di noi nel mondo abbia un ruolo e se il mio è di sorprendere raggiungendo cose che apparentemente mi sono precluse, ce la metterò tutta per non smentirmi anche questa volta.<br />
Sarò onesta fino in fondo e ammetto che sabato mattina ero in preda al terrore di confrontarmi con nuovi corridori, persone che non conoscevo e che non sapevo quanto andassero veloce. Ho passato almeno 30 minuti a dirmi che se fossero stati troppo veloce avrei potuto spostarmi al gruppo arancione, ma ero terrorizzata all'idea di essere l'ultima del gruppo, la più lenta che arranca al ritmo degli altri. Devo dire che non è stato così traumatico. L'allenamento era un Fartlek (3min a ritmo gara e 5 min di recupero ripetuti per 5 volte), dal mio punto di vista faticavo a dare un significativo incremento durante i 3 minuti, è stata piuttosto una corsa costante. Cosa sbagliavo? Troppo serrato il ritmo in generale? Devo diminuire di più il ritmo di recupero? Oppure lavorare un po' di più sul ritmo veloce? In generale, ero nel gruppo di mezzo, nè la prima nè l'ultima. Una cosa è certa, durante i minuti di recupero ero davanti a tutti!! Piccola consolazione!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-38618236320624513802012-03-10T16:33:00.000+01:002012-03-10T16:33:54.536+01:00Vai Primavera, vai vai!!Promessa mantenuta ed oggi ho portato mio marito per fare insieme il giro Comerio-Lungo lango-Muro-Comerio, 8 km tra salite e discese. E' stato bello e come me l'ero immaginata. Una gioia poter condividere una passione insieme che è anche fatica, ma avvolti nella natura che si sta svegliando e rifiorisce lentamente!<br />
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Galloway si riprende!!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8872047404133906605.post-53404670881942333562012-03-09T00:42:00.000+01:002012-03-09T00:42:28.199+01:00Le brutte tentazioni dei pensieri negativi...E' vero, lo ammetto, sono almeno 15 gg che non mi faccio vedere da queste parti. Un vero miscuglio di pensieri mi facevano desistere dal farlo. Su tutti, il senso di colpa per aver allentato un po' la morsa in attesa della fatidica week 9, designata come la week d'inizio del programma Galloway. Le mie uscite, nel frattempo, sono uscita un 3 volte, tutte memorabili in realtà!! In ordine, la prima, è stata un'uscita di circa 8 km in una pausa pranzo che mi ha fatto sentire per la prima volta la Primavera imminente. La primavera, come ogni anno, mi fa sentire bene. Il mio fisico calcola gli anni come quelli scolastici. Finita l'estate, si prepara inesorabilemente ad affrontare il grigiore dell'autunno, a vedere "morire" le foglie sugli alberi e cadere per terra. Non nego però che in questa stagione ci siano dei colori fantastici, il rumore inconfondibile delle foglie che scricchiolano sotto le scarpe ed affiora ogni anno nella mia mente una poesia di Gianni Rodari, sensazioni quindi positive inaspettate, in una stagione poco piacevole. L'inverno, invece, lo vivo come un letargo, un assopimento pieno dei sensi, quasi fossi uno scoiattolino che esce dalla tana solo per pura sopravvivenza, mettendo fuori il naso ogni giorno cercano una vera ragione per dover soffrire il freddo. Nonstante tutto credo fermamente nel fatto che <em>You must believe in spring. </em> A dirla tutta, per me la primavera comincia non appena nell'aria sento il profumo del kalikantus, una pianta con un profumo intenso che fiorisce alla fine di Gennaio. Per i miei sensi è come se il riscoprire che la vita ricominci generando un profumo tale da inondarti completamente sia un segno inevitabile che qualcosa si sta muovendo. Non posso quindi descrivere la sensazione di quella corsa in pausa pranzo, quando giunta sul lungo lago di Gavirate mi sono accorta che l'aria non fosse più frizzante e i raggi del sole cominciassero a scaldarti. Il lago era scongelato e le papere e i cigni stavano approfittando per far un pucio. La corsa è stata faticosa, normale, avendo rallentato il ritmo non potevo sperare in molto meglio. Un'altra cosa mi ha reso estremamente felice: Marco faceva veri allunghi con un vero aumento della velocità mentre io cercavo solo di arrivare fino in fondo, ma nonostante questo mi ha reso partecipe come se sapesse che se avessi voluto avrei potuto allungare anch'io. Non devo avergli dato molte soddisfazioni, ma non lo ha dato a vedere e alla fine mi ha ringraziato per la corsa. Grazie!<br />
La seconda uscita, invece, è stata una sfida. Una riunione mi ha portato agli spogliatoi un po' in ritardo e gli altri erano già partiti. Cosa fare? 8 km sembrano enormi fatti da sola. E se in salita non ce l'avessi fatta? E se mi fosse successo qualcosa? Ho allontanato ogni pensiero, infilato le scarpette e sono partita. Ho corso senza musica, o meglio accompagnata soltanto dal ritmo delle mie scarpe sull'asfalto ed il ritmo del mio respiro. Non so quale media sia riuscita a portare a casa, ma la meta è stata terminare il giro da sola. Un senso pieno di soddisfazione, una spinta propulsiva verso il mio obiettivo.<br />
Dalla week 9 per vari motivi sono passata alla week 10, domenica mezzogiorno, determinata sono uscita di nuovo con mio marito. Era tanto che correvamo ognuno per conto suo e ci mancava non avere un confronto diretto. Lui per lavoro ha rallentato molto più di me, ma l'iscrizione alla staffetta della maratona di Milano lo ha fatto ripartire. Domenica è stata comunque una soddisfazione constatare che il mio passo era spedito e sostenuto e che il mio rallentare era stao meno "devastante" del suo. Mi devo vergognare? Diciamo che è una piccola rivincita al passo che imponeva prima di Natale e ai piccoli, innocenti, rimproveri che mi faceva! Ero carica per la mia prima settimana Galloway che mi è scoppiato un raffreddore pazzesco grazie all'instabile temperatura di questo Marzo pazzerello!! Ed ora il perchè del titolo....questa settimana, o più in generale, in questo periodo, ho indugiato e mangiucchiato qualcosina in più e proprio questa settimana ho una senzione di gonfiore che non mi piace e mi causa pensieri strani, difficili da domare. Un tarlo, un tarlo insistente da sedare. Solo la calma e la consapevolezza che manca ancora uno solo giorno di allenamento impossibile e poi sabato porto mio marito a fare il mio giro della pausa pranzo. Solo il pensiero positivo che mi manca correre, mi fa dire: con calma i chiletti reali o fittizi scenderanno da soli!Strawberryhttp://www.blogger.com/profile/09005221870214443173noreply@blogger.com0