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Insisti, Persisti, Raggiungi e Conquista.




sabato 10 marzo 2012

Vai Primavera, vai vai!!

Promessa mantenuta ed oggi ho portato mio marito per fare insieme il giro Comerio-Lungo lango-Muro-Comerio, 8 km tra salite e discese. E' stato bello e come me l'ero immaginata. Una gioia poter condividere una passione insieme che è anche fatica, ma avvolti nella natura che si sta svegliando e rifiorisce lentamente!

Galloway si riprende!!

venerdì 9 marzo 2012

Le brutte tentazioni dei pensieri negativi...

E' vero, lo ammetto, sono almeno 15 gg che non mi faccio vedere da queste parti. Un vero miscuglio di pensieri mi facevano desistere dal farlo. Su tutti, il senso di colpa per aver allentato un po' la morsa in attesa della fatidica week 9, designata come la week d'inizio del programma Galloway. Le mie uscite, nel frattempo, sono uscita un 3 volte, tutte memorabili in realtà!! In ordine, la prima, è stata un'uscita di circa 8 km in una pausa pranzo che mi ha fatto sentire per la prima volta la Primavera imminente. La primavera, come ogni anno, mi fa sentire bene. Il mio fisico calcola gli anni come quelli scolastici. Finita l'estate, si prepara inesorabilemente ad affrontare il grigiore dell'autunno, a vedere "morire" le foglie sugli alberi e cadere per terra. Non nego però che in questa stagione ci siano dei colori fantastici, il rumore inconfondibile delle foglie che scricchiolano sotto le scarpe ed affiora ogni anno nella mia mente una poesia di Gianni Rodari, sensazioni quindi positive inaspettate, in una stagione poco piacevole. L'inverno, invece, lo vivo come un letargo, un assopimento pieno dei sensi, quasi fossi uno scoiattolino che esce dalla tana solo per pura sopravvivenza, mettendo fuori il naso ogni giorno cercano una vera ragione per dover soffrire il freddo. Nonstante tutto credo fermamente nel fatto che You must believe in spring.  A dirla tutta, per me la primavera comincia non appena nell'aria sento il profumo del kalikantus, una pianta con un profumo intenso che fiorisce alla fine di Gennaio. Per i miei sensi è come se il riscoprire che la vita ricominci generando un profumo tale da inondarti completamente sia un segno inevitabile che qualcosa si sta muovendo. Non posso quindi descrivere la sensazione di quella corsa in pausa pranzo, quando giunta sul lungo lago di Gavirate mi sono accorta che l'aria non fosse più frizzante e i raggi del sole cominciassero a scaldarti. Il lago era scongelato e le papere e i cigni stavano approfittando per far un pucio. La corsa è stata faticosa, normale, avendo rallentato il ritmo non potevo sperare in molto meglio. Un'altra cosa mi ha reso estremamente felice: Marco faceva veri allunghi con un vero aumento della velocità mentre io cercavo solo di arrivare fino in fondo, ma nonostante questo mi ha reso partecipe come se sapesse che se avessi voluto avrei potuto allungare anch'io. Non devo avergli dato molte soddisfazioni, ma non lo ha dato a vedere e alla fine mi ha ringraziato per la corsa. Grazie!
La seconda uscita, invece, è stata una sfida. Una riunione mi ha portato agli spogliatoi un po' in ritardo e gli altri erano già partiti. Cosa fare? 8 km sembrano enormi fatti da sola. E se in salita non ce l'avessi fatta? E se mi fosse successo qualcosa? Ho allontanato ogni pensiero, infilato le scarpette e sono partita. Ho corso senza musica, o meglio accompagnata soltanto dal ritmo delle mie scarpe sull'asfalto ed il ritmo del mio respiro. Non so quale media sia riuscita a portare a casa, ma la meta è stata terminare il giro da sola. Un senso pieno di soddisfazione, una spinta propulsiva verso il mio obiettivo.
Dalla week 9 per vari motivi sono passata alla week 10, domenica mezzogiorno, determinata sono uscita di nuovo con mio marito. Era tanto che correvamo ognuno per conto suo e ci mancava non avere un confronto diretto. Lui per lavoro ha rallentato molto più di me, ma l'iscrizione alla staffetta della maratona di Milano lo ha fatto ripartire. Domenica è stata comunque una soddisfazione constatare che il mio passo era spedito e sostenuto e che il mio rallentare era stao meno "devastante" del suo. Mi devo vergognare? Diciamo che è una piccola rivincita al passo che imponeva prima di Natale e ai piccoli, innocenti, rimproveri che mi faceva! Ero carica per la mia prima settimana Galloway che mi è scoppiato un raffreddore pazzesco grazie all'instabile temperatura di questo Marzo pazzerello!! Ed ora il perchè del titolo....questa settimana, o più in generale, in questo periodo, ho indugiato e mangiucchiato qualcosina in più e proprio questa settimana ho una senzione di gonfiore che non mi piace e mi causa pensieri strani, difficili da domare. Un tarlo, un tarlo insistente da sedare. Solo la calma e la consapevolezza che manca ancora uno solo giorno di allenamento impossibile e poi sabato porto mio marito a fare il mio giro della pausa pranzo. Solo il pensiero positivo che mi manca correre, mi fa dire: con calma i chiletti reali o fittizi scenderanno da soli!