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Insisti, Persisti, Raggiungi e Conquista.




sabato 22 settembre 2012

Little Sochmaker esplora il circuito


Domenica scorsa abbiamo deciso di affrontare nuovamente la lunghezza ufficiale della mezza in occasione della MezzaMaratona di Monza.
I miei lavori precedenti mi portavano sul circuito di Monza almeno un paio di volte all'anno: per la gara del campionato SBK Superbike, per il campionato Superstars Series ed infine il Ferrari Challenge. Ultimamente non avevo più avuto modo di andarci ed è stato strano vedere i paddock vuoti, spogli. Certo alla gar si erano iscritti 3000 persone per cui non posso dire che non ci fosse nessuno, ma in confronto al passato era comunque un altra cosa. Se non altro mi mancava il rombo di qualche bolide che a tradimento passava sul rettilineo facendo sentire tutta la sua potenza. Per anni poi Monza è stato il sogno di poter incontrare Schumacher quando, durante il liceo, seguivo la Formula 1 con interesse e assiduità e prima che lui "tradisse" il cuore di tutti i ferraristi. Non potete quindi immaginare la mia emozione quando, schierata sulle "griglie di partenza" aspettavo lo sparo del via. 
I primi 5/6 km li ho fatti senza accorgermene, stavo correndo sul circuito dove di solito passano le macchine!!!!! Poi siamo usciti nel parco e a dire la verità il mio orientamento si è perso un po', ma mi sono goduta un parco che non conoscevo ed il fatto di non sapere dove stessi andando e dove fossi diretta mi ha aiutato tantissimo. Ci sono state un paio di occasioni dove il percorso si divideva in due: a sinistra i ritardatari e a destra gli "atleti" che quando sono arrivata io alla fine, forse erano già a casa a mangiare :-))!!! Dicono che non mi devo demoralizzare, non lo faccio, anzi, sono molto fiera del mio risultato!! Siamo partiti con l'idea di provare a fare 5km+1/2 di cammino, ma alla fine le gambe c'erano, la testa pure per cui abbiamo finito in 2 ore e 13 ed avremo camminato a dir tanto 500 metri. Il tempo sulla distanza e' migliorato di 12 minuti, considerando anche il fatto che alla mezza di Francia Corta i tratti di cammino sono stati molti di più. Ho affrontato le salite senza fermarmi, cercando di non guardarle in faccia, abbassando la testa, passettini piccolini fino in cima e, anche se non posso dire di aver scacciato un fantasma, comunque non mi sono lasciata intimorire completamente e bloccare le gambe. La crisi si è fatta sentire lievemente in due occasioni: verso il sedicesimo km perché per un attimo ho visto che stavamo girando sul perimetro di un parco, ho visto le persone in fondo e mi è venuta la sensazione di stanchezza e spossatezza, come se mi dicessi "ma cosa sto facendo, tanto non li raggiungerò mai!", rimproverata subito da Nik, crisi rientrata in tempo di ricordo credo! C'è da dire anche che la mattina, lui si era lamentato del  fatto che avessi scelto qualcosa di così impegnativo coinvolgendolo per cui mi sentivo un attimino in colpa e ho preferito combattere la mia crisi in silenzio! La seconda crisi, ma più che altro stizza, si è presentata verso la fine del diciannovesimo perché il percorso era a ridosso del cancello per rientrare in autodromo, ma si dilungava in serpentini demotivanti per far si che il pezzo sul circuito finale fosse solo gli ultimi 800 metri! Imboccata l'ultima curva prima del rettilineo, la stizza è passata. Respiri più profondi, sguardo fisso al traguardo, passo che si allunga, mani che si cercano e via verso l'ultimo scatto per il traguardo. 
Sapere di non essere stata l'ultima e che il tempo era migliorato come speravamo, mi ha reso fiera di quello che avevamo appena concluso! Cosa curiosa....non ho mai visto così tanti bambini con i capelli rossi...ci piace pensare fosse un saluto speciale!!

domenica 16 settembre 2012

Il dosatore

Per questo weekend ho deciso che faro' 2 post separati perche rischio di scrivere troppo!!
Il titolo di questo post e' dovuto all'ennesima avventura dove non ho saputo ben dosare le energie iniziali e, spinta dall'entusiasmo, dall'adrenalina della partenza ho dato il tuto per tutto nei primi chilometri per poi fare i conti con un drastico calo... Come si fa ad imparare ad autodosarsi?
L' occasione era la Legnano Night Run. L'entusiasmo era dato dall'occasione per vivere la città in un nuovo modo, dal fatto che Nik si era potuto iscrivere solo all'ultimo....non so bene esattamente! Allo sparo della partenza sono partita spedita e per 3,5km non mi fermava nessuno, neanche gli ammonimenti:"rallenta, stai andando a 5.17!" niente! Poi... Il calo, l'affaticamento e la stanchezza...niente cammino...ma ho rallentato per riprendere il fiato, il ritmo! Verso la fine abbiamo trovato un papà che correva al fianco del suo bambino. Avrà avuto 7o8 anni, un piccolo grande! Incitare lui ha fatto si che l'entusiasmo tornasse e facesse passare indenni gli ultimi 2 km. Alla fine non e' andata malaccio, ma rimane l'amaro per quella défaillance, per quella incapacità di dosarsi e conoscersi. Forse si apprende con l'esperienza, forse macinando chilometri...forse concentrandosi un po' di piu! Certo che non si smette mai di imparare a conoscersi per improverarsi ed andare avanti!,